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Il governo Draghi, tra Coronavirus e gestione dei pignoramenti

Pignoramenti sospesi, ancora per poco

Com’è cambiata la gestione dei pignoramenti ai tempi del Coronavirus? A causa della pandemia in corso l’ex governo Conte ha approvato un Decreto Legge che prevede la proroga dello stato di emergenza, includendo la sospensione di cartelle esattoriali e pignoramenti fino al 28 febbraio 2021 (non più fino al 31 gennaio 2021).

Vengono sospesi quindi:

1. il pagamento delle cartelle esattoriali, cioè il versamento di tutte le entrate tributarie e non, derivanti da: cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’agente della riscossione;

2. i pignoramenti, comprese le attività di notifica di nuove cartelle e altri atti di riscossione.

A partire dal 1° marzo 2021, quindi, le relative pratiche dovranno ricominciare ad essere operative, a meno che il neo-governo Draghi non prenda delle decisioni che determinano un cambiamento di rotta.

In attesa di capirlo, approfondiamo il tema dei pignoramenti e in particolare il pignoramento presso terzi.

 

Cos’è il Pignoramento presso terzi?

Il pignoramento presso terzi è una particolare forma di “espropriazione forzata che ha per oggetto:

  1. beni mobili del debitore in possesso di terzi;
  2. crediti del debitore nei confronti di terzi.

Il pignoramento presso terzi coinvolge quindi tre parti:

  • il creditore “procedente”;
  • il debitore “esecutato”;
  • il terzo pignorato.

Non c’è dubbio sul fatto che la maggior parte dei pignoramenti è quella dei crediti, che è anche quella che ha maggiori difficoltà applicative. È qui che di solito entra in gioco la banca, la quale deve gestire la pratica del pignoramento attraverso specifiche risorse e procedure, come vedremo nel prossimo paragrafo.

 

Il ruolo delle Banche nei Pignoramenti presso terzi

L’attuale crisi ha aumentato il numero dei pignoramenti presso terzi e, anche se – ovviamente – la parte “lesa” in questa panoramica è colui che si è indebitato e a cui vengono pignorati i beni, dobbiamo considerare in questa sede anche il punto di vista della parte che è chiamata a gestire tali pignoramenti, ovvero l’istituto bancario.

La risposta delle banche, infatti, in questa situazione si è fatta sempre più impegnativa poiché hanno dedicato e dedicano a questo compito sempre più risorse e mezzi specifici. A complicare le cose, poi, ci sono ulteriormente i dubbi interpretativi circa le norme del settore e le conseguenti difficoltà operative.

Come fare allora per semplificare le procedure di un pignoramento?

Grazie a Marcons Srl, molti istituti bancari italiani – tra cui Credito Valtellinese, Banca Popolare di Bari, Crédit Agricole per gli istituti del gruppo ex Cariparma e Banca Friuladria – utilizzano A.L.PI.TER. (Area Legale PIgnoramenti presso TERzi)

 

Cos’è A.L.PI.TER.? Il software per la gestione dei pignoramenti presso terzi

A.L.PI.TER. è il software per la gestione dei pignoramenti presso terzi. Si tratta di una piattaforma applicativa che produce – e può trasmettere via mail – comunicazioni alle strutture della banca secondo modelli predisposti, contenenti richieste e istruzioni per l’apposizione e la rimozione di vincoli, per il pagamento delle somme assegnate e altre indicazioni specifiche.

Il software è una risorsa necessaria per:

  • snellire i flussi operativi
  • ridurre le risorse umane
  • uniformare i modelli di comportamento
  • velocizzare la gestione dei dati

A.L.PI.TER., insomma, semplifica notevolmente il lavoro delle banche nella gestione dei pignoramenti presso terzi.

La procedura supporta l’operatore in tutti i passaggi relativi alla gestione della pratica: dalla notifica dell’atto di pignoramento all’eventuale pagamento delle somme dovute o allo svincolo delle somme pignorate.

Grazie agli alert, in particolare, si ha sotto controllo ogni passo del processo, mentre le videate permettono di visualizzare nell’immediato ogni singola posizione.

Non solo, il software mette a disposizione le soluzioni giuridiche che rispondono alla disciplina di legge attualmente in vigore, garantendo quindi un riferimento legislativo continuamente aggiornato.

Non da ultimo, A.L.PI.TER. solleva la banca da una serie di rischi a cui la gestione dei pignoramenti la espone. Vediamoli nel dettaglio.

 

Rischi (delle banche) e soluzioni (di A.L.PI.TER.)

  1. Rischio di dover rispondere in proprio di quanto dovuto al creditore procedente, in caso di omissione o ritardo nell’apposizione del vincolo sui rapporti del cliente alla ricezione dell’atto di pignoramento. –> Questa problematica è risolta realizzando una base dati del pignoramento, riducendo i tempi di lavorazione dell’atto e favorendo il raffronto immediato degli atti notificati in diverse filiali/sedi.
  2. Rischio di condanna a seguito di giudizio di merito, con onere economico per capitale e spese, in relazione alle dichiarazioni di terzo rese dalla banca. –> Il rischio viene attenuato poiché la procedura assiste la banca nella dichiarazione di terzo, facilitando l’osservanza del termine stabilito dalla legge e proponendo adeguate soluzioni attraverso l’evidenza di modelli predeterminati.
  3. Rischio di reclami e azioni contro la banca, a causa del protrarsi dei tempi di lavoro, in caso di richieste di svincolo e a seguito di provvedimenti di estinzione. –> La possibilità di utilizzare un efficiente strumento informatico per la gestione delle numerose richieste di svincolo e dei provvedimenti di estinzione consente la riduzione dei tempi di lavoro per la raccolta di tutte le informazioni necessarie.
  4. Rischio, da parte della banca, di subire precetti di pagamento – purtroppo frequenti – e conseguente rischio di subire azioni esecutive, a seguito di contestazioni o inosservanza dei termini per il pagamento delle somme assegnate. –> Tali rischi sono attenuati attraverso molteplici funzioni della procedura nella fase relativa all’esecuzione delle ordinanze di assegnazione.
  5. Rischio di non adempiere agli obblighi di legge relativi alla ritenuta d’acconto da applicare, a cura della banca sulle somme assegnate. –> A questo proposito si rivelano preziosi i sistemi di monitoraggio delle scadenze e dei pagamenti, di verifica delle note spese dei procuratori legali degli assegnatari, di proposizione dei modelli più adeguati per l’accertamento e l’applicazione della ritenuta d’acconto da applicare.

 

Smart-A.L.PI.TER.-working

Grazie all’automazione di ogni fase del processo di lavorazione delle pratiche, oltre che delle funzioni di rapida comunicazione, è possibile lavorare con A.L.PI.TER  anche da casa installando il software sul proprio computer.

In tempi in cui lo smart working è sempre più diffuso e sempre più impiegati bancari lavorano parzialmente – se non totalmente – fuori dalle tradizionali sedi professionali, è possibile continuare a gestire le pratiche dei pignoramenti presso terzi anche in modalità “smart”.

Concludiamo quindi con un riepilogo dei principali vantaggi offerti dalla procedura.

 

I principali vantaggi di A.L.PI.TER.

  • Snellimento dei processi di lavorazione
  • Drastica riduzione dei tempi di lavoro
  • Riduzione delle risorse umane impiegate nella specifica attività
  • Riduzione delle possibilità di errore, grazie ai meccanismi automatici di controllo
  • Facilità di interazione tra la struttura competente e la rete
  • Possibilità di monitoraggio dell’attività e di rilevazione di numerosi dati statistici
  • Eliminazione o attenuazione dei fattori di rischio nella gestione dei Pignoramenti

 

Per ulteriori informazioni, potete scrivere a info@marcons.it o compilare il form online.