L’attività estera della banca richiede l’adozione di attenti presidi di controllo, volti ad assicurare che l’operatività con paesi terzi sia condotta in conformità con il quadro normativo in materia di export/import control e sanzioni economiche internazionali, oltre che di AML/CTF. A tal riguardo, gli intermediari finanziari sono chiamati a verificare sia il rispetto delle vigenti misure restrittive di carattere finanziario adottate dall’UE (c.d. “compliance diretta”), sia la liceità delle operazioni merceologiche sottostanti effettuate dalla clientela (c.d. “compliance indiretta”).
PRIMA SESSIONE
In questo contesto, il corso formativo tenuto dallo Studio Legale Padovan si prefigge i seguenti obiettivi:
- Individuare gli impatti delle sanzioni economiche internazionali sull’operatività bancaria, dalle misure di congelamento agli obblighi di comunicazione e segnalazione alle competenti autorità, dai divieti di assistenza finanziaria ai divieti finanziari veri e propri
- A tal fine, viene illustrata la differenza tra ciò che costituisce o meno assistenza finanziaria ai sensi della normativa sanzionatoria.
- Per completare la panoramica delle norme rilevanti per l’attività estera della banca, viene offerto un focus specifico sulle principali deroghe ai divieti di cui alle misure di congelamento e alla possibilità di richiedere alle autorità competenti lo svincolo dei fondi, onde evitare il blocco aprioristico di attività lecite.
Il corso è infatti pensato per dare una guida operativa all’operatore bancario che si trovi ad affrontare mercati soggetti a misure restrittive, per dotarlo delle conoscenze necessarie e degli strumenti utili a individuare i profili di rischio e ad affrontare le sfide conseguenti. Altresì, alla luce delle elevate probabilità di operazioni triangolari, nell’ottica di mitigazione dei rischi, il corso affronta il tema dell’elusione, soffermandosi sulla distinzione, nel concreto, dei casi di elusione rispetto ai casi di violazione indiretta dei divieti nonché sulle sfide che pone agli operatori al fine di contrastare le condotte elusive.
Con specifico riferimento agli strumenti utili a condurre un’adeguata compliance dell’istituto bancario, il corso offre un focus su diversi presidi necessari a individuare e mitigare il rischio sanzionatorio. In primis, il corso propone un focus sulle verifiche soggettive, ossia analisi aventi lo scopo di verificare la sussistenza di rischi sanzionatori previsti dal quadro normativo dell’Unione europea, degli Stati Uniti e del Regno Unito legati alla controparte commerciale a causa della presenza di soggetti o entità direttamente o indirettamente designati. In particolare, vengono circoscritti i pilastri fondamentali per il corretto svolgimento di un’analisi soggettiva e si approfondiscono le casistiche di shadowlisting, di falsi positivi, di operazioni triangolari e di ricerche reputazionali. Inoltre, il corso fornisce indicazioni operative per lo svolgimento delle verifiche oggettive, ossia analisi della liceità dell’operazione merceologica sottostante condotta dalla clientela, nell’ambito delle misure di adeguata verifica rafforzata. Da ultimo, viene offerta una panoramica delle principali manleve da richiedere alla clientela in ottica di de-risking.
A chiusura, il corso offre una panoramica dei punti di contatto tra le sanzioni economiche internazionali e la normativa AML, tra cui emergono gli obblighi di segnalazione, comunicazione e congelamento nonché il parallelismo tra i concetti di proprietà e di controllo secondo la normativa sanzionatoria unionale e l’accezione di titolarità effettiva in base alla normativa AML/CFT.
SECONDA SESSIONE (MESE DI APRILE, DATA DA DEFINIRE)
Fornitori esterni di soluzioni applicative
In questa sessione verranno presentate alcune soluzioni in ambito Compliance con fornitori esterni.