A partire dal 2013, l’aggravarsi della crisi socio-economica e l’aumento esponenziale del numero di pignoramenti presso terzi hanno comportato delle serie difficoltà per molti istituti bancari. Questi, infatti, si sono trovati impreparati ad affrontare tali fenomeni per diverse ragioni:
- incremento del lavoro;
- scarsità delle risorse dedicate;
- strumenti operativi inadeguati;
- esposizioni a rischi;
- norme legislative poco chiare.
Di fronte a questo nuovo scenario, è diventato sempre più necessario per le banche dotarsi di sistemi e soluzioni che consentissero, da una parte, lo snellimento dei flussi operativi e la riduzione delle risorse umane impiegate, dall’altra, l’adozione di adeguati modelli di comportamento condivisi.