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La Trade Finance: rischi e strumenti

Analizziamo il concetto di trade finance, con i relativi strumenti finanziari, i fattori di rischio e il ruolo delle banche

Che cos’è la trade finance?

Il concetto di trade finance – che in italiano si può tradurre con finanza commerciale – indica l’attività di finanziamento dei venditori singoli e delle imprese nell’ambito del commercio internazionale.

Questo può avvenire ad esempio con prestiti che contemplino l’utilizzo di crediti commerciali come garanzia, oppure attraverso la stipula di assicurazioni che minimizzino o azzerino le possibilità di insolvenza dei crediti commerciali.

La trade finance si occupa anche degli strumenti finanziari e assicurativi che possano prevenire i rischi legati alle compravendite internazionali di beni e/o servizi.

 

I rischi nella trade finance

Un rapporto di scambio di prodotti o servizi comporta dei fattori di rischio, specialmente se il venditore e il compratore operano in paesi diversi.

Questi fattori possono riguardare diversi aspetti: dalla produzione delle merci al loro trasporto, dalla logistica ai tempi di consegna. In generale, questi rischi possono essere commerciali, politici, finanziari o di comunicazione.

  • Rischio economico e commerciale.
    Si tratta del rischio che dipende direttamente dal rapporto venditore – acquirente. Ad esempio il rischio di fornitura, ovvero il rischio che per diversi motivi si interrompa la fornitura di un determinato bene o servizio, oppure il rischio di controparte, cioè quando la controparte (sovrana, bancaria o corporate) non rispetta le condizioni di scambio.
    Altri rischi commerciali sono quelli che fanno perno sulla figura del soggetto importatore, come il rischio di trasporto, di mancata consegna o di consegna difforme.
    C’è poi il rischio di non-spedizione, di non-accettazione dei beni o il rischio di credito, cioè quando il compratore non ha la possibilità di pagare, o non ha la possibilità di farlo quando dovrebbe.
  • Rischio finanziario.
    Il principale rischio di tipo finanziario a cui sono esposti gli attori del commercio internazionale è il rischio di cambio, ovvero quello legato alla variazione del rapporto di cambio tra due valute.
    Si tratta di una tipicità nell’ambito delle attività e delle transazioni internazionali, che può compromettere i risultati economici sia dei soggetti importatori che quelli degli esportatori. Il rischio nasce in particolare quando le operazioni in valuta estera hanno un tempo di regolazione medio-lungo.
    Un altro rischio finanziario è il rischio di tasso. Si manifesta generalmente quando è previsto un pagamento a medio-lungo termine, laddove per medio si intende all’incirca 5 anni e per lungo 10 anni. In particolare, si manifesta quando questa dilazione di pagamento viene in qualche modo finanziata.
  • Rischio politico. 
    Detto anche “rischio paese”, è il rischio a cui sono soggetti gli operatori del commercio internazionale, i quali si trovano davanti a delle situazioni differenti rispetto al proprio paese d’origine in termini politici, culturali ed economici.
    Può essere un rischio di insolvenza da parte del compratore, un rischio squisitamente politico e istituzionale (ad esempio un conflitto o la caduta di un governo), un rischio di tipo economico legato alla politica economica del paese in questione, un rischio di trasferimento (nel caso in cui problemi di tipo politico-amministrativo ostacolino il trasferimento di denaro), oppure di posizione, cioè quando la posizione geografica del paese influisce sulle operazioni commerciali.
  • Rischio di comunicazione.
    Si tratta di un rischio direttamente legato alla diversità socio-culturale del paese con cui viene stipulato il rapporto commerciale, che può compromettere la comunicazione tra le parti e che può tuttavia essere mitigato adottando strategie di business condivise.

 

Gli strumenti per prevenire / arginare i rischi

Per evitare che venga compromessa la riuscita dello scambio intervengono le misure della trade finance, sia a favore dei venditori che degli acquirenti.

In generale, i rischi possono essere arginati con strumenti di natura finanziaria o assicurativa.

  1. Lettera di Credito e Lettera di Credito Stand by
    La Lettera di Credito è uno degli strumenti fondamentali per arginare i rischi della trade finance, soprattutto per le aziende dell’import/export.
    Anche detta “credito documentario”, la lettera di credito è una forma di pagamento contrattuale in cui una banca “emittente” emette un pagamento su incarico del cliente “ordinante” – cioè il compratore – a favore del “beneficiario”, ovvero il venditore. A convalidare il tutto c’è la presentazione di documenti che attestano i termini e le condizioni dell’accordo.
    Esiste poi la Lettera di Credito Stand-by, che consiste in un documento contrattuale che come il credito documentario funge da garanzia di pagamento, ma viene attivata dal cliente beneficiario solo se il pagamento non è stato ricevuto nei termini e/o  secondo le condizioni stabilite.
  2. Credito all’esportazione
    Il credito all’esportazione è lo strumento anti-rischio più comune della trade finance, e consiste in dilazioni di pagamento o in crediti devoluti dall’esportatore all’importatore in un arco di tempo variabile. Le caratteristiche dello scambio determinano anche quelle del credito all’esportazione: dai paesi coinvolti ai metodi di pagamento, dalle condizioni stipulate dal contratto ai rischi a cui gli attori dello scambio sono più esposti.
  3. Forfaiting
    Si tratta di un ulteriore strumento contrattuale che favorisce gli esportatori, in quanto permette loro di incassare il corrispettivo della fornitura in contanti nel periodo che precede la spedizione, anche se è stato concordato un pagamento dilazionato.
  4. Factoring
    Il factoring è una forma di finanziamento a breve termine in cui la banca  o l’intermediario finanziario si assume il rischio di credito, dopo aver acquistato i crediti dal venditore (o cedente) e aver anticipato la liquidità. Viene utilizzato soprattutto tra paesi industrializzati che hanno un asset legislativo simile a livello finanziario, e contempla importi più grandi rispetto ad altri tipi di finanziamento.

 

Che ruolo hanno le banche nel trade finance?

Il sistema bancario gioca un ruolo fondamentale nella trade finance in quanto funge da intermediario tra gli importatori e gli esportatori.

Le banche infatti facilitano i pagamenti cross-border nelle transazioni commerciali tramite strumenti quali le lettere di credito, forniscono prestiti a breve termine per finanziare l’import e l’export, concedono diversi prestiti e offrono investimenti che mirano ad agevolare le imprese sotto diversi punti di vista.

Le banche sono dunque tra le protagoniste della trade finance.

Spesso sostenute dai governi, sono in grado di migliorare in modo significativo la qualità del commercio internazionale.


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