L’attività estera della banca richiede l’adozione di attenti presidi di controllo, volti ad assicurare che l’operatività con paesi terzi sia condotta in conformità con il quadro normativo in materia di international trade control e sanzioni economiche internazionali, oltre che di AML/CTF.
A tal riguardo, gli intermediari finanziari sono chiamati a verificare sia il rispetto delle vigenti misure restrittive di carattere finanziario adottate dall’UE (c.d. “compliance diretta”) sia la liceità delle operazioni merceologiche sottostanti effettuate dalla clientela (c.d. “compliance indiretta”), nonché a mitigare il rischio derivante da normative sanzionatorie di diverse giurisdizioni (in primis, gli Stati Uniti d’America).
In questo contesto, il corso formativo tenuto dallo Studio Legale Padovan intende innanzitutto individuare gli impatti delle misure di international trade control sugli operatori commerciali e sulle banche, con un focus specifico sulla normativa sui beni a duplice uso e sui materiali d’armamento. Verranno altresì accennati temi relativi alla movimentazione di beni soggetti alla normativa statunitense degli Export Administration Regulations, cugina della normativa unionale sul duplice uso.
A tal fine vengono definite le modalità di individuazione dei prodotti e delle tecnologie in questione, a livello unionale e nazionale, le norme che regolano la loro movimentazione e gli adempimenti autorizzativi previsti dalla legge, nell’ottica di guidare l’interlocuzione dell’operatore bancario con la clientela attiva in questi particolari settori (ad es., dual use e militare), al fine di garantire l’individuazione e la gestione dei relativi rischi.
Il seminario inoltre si prefigge di delineare gli impatti delle sanzioni economiche internazionali sull’operatività bancaria, dalle misure di congelamento agli obblighi di comunicazione e segnalazione alle competenti autorità, dai divieti di assistenza finanziaria ai divieti finanziari veri e propri finanche al tema dell’elusione delle misure restrittive.
A tal fine, viene illustrata la differenza tra ciò che costituisce o meno assistenza finanziaria ai sensi della normativa sanzionatoria.
Per completare la panoramica delle norme rilevanti per l’attività estera della banca, viene offerto un focus specifico sulle principali deroghe ai divieti di cui alle misure di congelamento e alla possibilità di richiedere alle autorità competenti lo svincolo dei fondi, onde evitare il blocco aprioristico di attività lecite.
Per calare nell’attualità queste tematiche, verranno affrontati temi specifici che interessano la Russia, la Bielorussia e la Cina, da una prospettiva unionale e statunitense.
Il corso è infatti pensato per dare una guida operativa all’operatore bancario che si trovi ad affrontare mercati soggetti a misure restrittive, per dotarlo delle conoscenze necessarie e degli strumenti utili a individuare i profili di rischio e ad affrontare le sfide conseguenti.
Con specifico riferimento agli strumenti utili a condurre un’adeguata compliance dell’istituto bancario, il corso offre un focus su diversi presidi necessari a individuare e mitigare il rischio sanzionatorio.
In primis, il corso propone un focus sulle verifiche soggettive, ossia analisi aventi lo scopo di verificare la sussistenza di rischi sanzionatori previsti dal quadro normativo dell’Unione europea, degli Stati Uniti e del Regno Unito legati alla controparte commerciale a causa della presenza di soggetti o entità direttamente o indirettamente designati.
In particolare, vengono circoscritti i pilastri fondamentali per il corretto svolgimento di un’analisi soggettiva e si approfondiscono le casistiche di shadowlisting, di falsi positivi, di operazioni triangolari e di ricerche reputazionali.
Inoltre, il corso fornisce indicazioni operative per lo svolgimento delle verifiche oggettive, ossia analisi della liceità dell’operazione merceologica sottostante condotta dalla clientela, nell’ambito delle misure di adeguata verifica rafforzata.
Da ultimo, viene offerta una panoramica delle principali manleve da richiedere alla clientela in ottica di de-risking.