Conseguentemente al protrarsi della guerra in Ucraina, il Consiglio Europeo ha elaborato il quinto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia.
Come ha spiegato Josep Borrell, alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, lo scopo è quello di mostrare ai responsabili politici del Cremlino che l’aggressione illegale comporta un costo molto elevato.
Tra le misure restrittive, è significativo il divieto di effettuare transazioni commerciali aventi per oggetto carbone e combustibili fossili solidi provenienti dalla Russia. Allo stesso modo, è significaivo il divieto di attracco ai porti Ue di navi registrate sotto bandiera russa e il divieto di trasporto merci nei territori UE per gli automezzi russi, sebbene con le deroghe per prodotti farmaceutici e medici, agricoli e alimentari (compreso il grano) e il trasporto a fini umanitari.
Saranno poi proibite le transazioni con ulteriori quattro banche russe (tra cui la VTB, la seconda più grande del paese): banche che rappresentano il 23% delle quote di mercato del settore bancario russo, motivo per cui questa decisione indebolirà il sistema finanziario dell’intero paese.
Secondo quanto affermato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, questo nuovo pacchetto sanzionatorio contro la Russia è costituito da sei pilastri, che saranno “più taglienti per colpire l’economia russa nel profondo”.
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